Edifici rurali abbandonati: chiesta la revoca di una inutile deliberazione
Ambiente e Territorio 1 marzo 2015Così come richiesto al Sindaco da tutti i partiti della coalizione di centrosinistra nella riunione politica che si è tenuta lunedì 26 gennaio scorso, il capogruppo PD Tommaso Coletti ha inoltrato allo stesso Sindaco Vincenzo d’Ottavio una richiesta ufficiale di revoca della deliberazione della Giunta Comunale n. 14 del 20.01.2015 riguardante la ricognizione degli edifici rurali abbandonati o non più necessari alle esigenze delle aziende agricole ai sensi dell’art. 69 della Legge regionale 18/1983, da censire e normare con specifiche previsioni di PRG.
La deliberazione prevede anche il coinvolgimento attivo della cittadinanza per integrare il lavoro svolto dall’agronomo Dott. Carlo Civitarese che, secondo la Giunta Comunale, sarebbe uno studio preliminare. In realtà si tratta di un lavoro completo e puntuale di censimento di oltre 100 immobili localizzati sul territorio ortonese aventi i requisiti tecnico-giuridici previsti dalle norme di legge per essere considerati edifici rurali da inserire nello speciale elenco allegato al PRG, cioè edifici rurali abbandonati o non più necessari alle esigenze delle aziende agricole, con un grado di autenticità e riconoscibilità delle caratteristiche architettoniche, decorative e costruttive dell’immobile rurale e caratterizzati da una tipicità dell’aggregazione tipologica e morfologica dell’impianto insediativo rurale.
“L’ottimo lavoro svolto dal dott. Carlo Civitarese – dichiara il capogruppo PD Tommaso Coletti – non è uno studio preliminare, bensì è completo. Non può essere modificato a richiesta né dalla Giunta Comunale né a seguito di eventuali considerazioni che potrebbero arrivare dalla partecipazione generalizzata dei cittadini, in quanto le caratteristiche degli immobili da inserire in questo censimento non sono oggetto di valutazione discrezionale dell’amministrazione comunale, ma devono corrispondere a precisi requisiti di legge”.
“Si tratta dell’ennesimo tentativo – conclude Tommaso Coletti – di sterile propaganda che nulla ha a che fare con gli interessi della comunità ortonese e che, ad oggi, ha prodotto solo ritardi gravissimi nella procedura di approvazione del nuovo PRG. Per questo abbiamo chiesto la revoca di questo inutile provvedimento”.