Si al deposito GPL
Economia locale 1 marzo 2015Le ragioni di un voto a favore di Giannicola Di Carlo
“Non essendo avvezzo a sottrarmi alle mie responsabilità, intervengo a doveroso chiarimento delle motivazioni che mi hanno indotto, insieme agli ex colleghi di Giunta Lea Radico e Gianluca Coletti (peraltro gli unici presenti quel giorno, a fronte di un assenteismo non casuale ed evidentemente strumentale) a firmare la delibera del 28 febbraio 2014 nella quale si esprime parere favorevole alla richiesta della Walter Tosto Spa per la realizzazione di un deposito GPL nell’area DEMANIALE del Porto di Ortona. Delibera discussa e firmata dopo il parere positivo di: MINISTERO PER LE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI (direttamente competente in materia), PROVVEDITORATO INTERREGIONALE ALLE OPERE PUBBLICHE, DIREZIONE GENERALE PER I PORTI DI ROMA e CAPITANERIA DI PORTO DI ORTONA.
Al contrario di alcuni esponenti politici che si scoprono improvvisamente “VERDI”, sono – come è ben noto – uomo e imprenditore che ha fatto della filosofia biologica e del rispetto ambientale il proprio Manifesto e non darei mai il mio assenso ad un’opera che non sia in linea con tale atteggiamento.
Nel dettaglio, le mie ragioni sono:
1 – il GPL garantisce un’energia “pulita” che non contribuisce ad aumentare l’inquinamento atmosferico dovuto principalmente all’azione di particolato (fumo nero), ossido di carbonio, anidride solforosa e anidridi nitrose (queste ultime causa delle piogge acide), oltre ad essere una fonte di energia particolarmente economica; è attualmente considerata la fonte energetica del futuro dai quei Paesi (Italia in testa) che hanno detto No al Nucleare; non a caso la crescente offerta da parte dell’industria automobilistica di veicoli alimentati a GPL, ne conferma la validità nell’uso e nella sicurezza; la sua collocazione non ricadrebbe all’interno del perimetro del Parco della Costa Teatina e non ne danneggerebbe dunque le caratteristiche ambientali;
2 – i rischi legati alla costruzione e al funzionamento di un deposito GPL nello specchio d’acqua portuale (l’impianto sarebbe collocato al largo del molo Nord ed emergerebbe di circa 6 metri dal velo dell’acqua rispetto ai 33 metri degli attuali serbatoi utilizzati per il cemento e i cereali) sarebbero praticamente annullati dalla protezione dei 5 serbatoi mediante tumulazione e delle misure di sicurezza impiantistica e gestionale garantite dalla WT Spa. I parametri di sicurezza sono standardizzati a livello internazionale; impianti dello stesso tipo e con le stesse caratteristiche sono presenti a RAVENNA, BRINDISI, PORTO TORRES, LIVORNO, NAPOLI (dove ne sono presenti addirittura 3), ARDEA (Rm), MANTOVA, ROVIGO ect. e non sono risultati problematici né nocivi per il territorio e i suoi abitanti; aggiungo che la realizzazione di una simile opera infrastrutturale dovrà passare al vaglio dettagliato del MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO e del MINISTERO DELL’AMBIENTE attraverso il parere e il controllo di tutti gli enti preposti alla garanzia della pubblica sicurezza.
3 – Pur avendo personalmente spinto molto per riaffermarne le potenzialità turistiche, la vocazione del Porto di Ortona – per chiaro orientamento politico comunitario, nazionale e regionale e per evidente valutazione di opportunità – è a carattere commerciale e industriale e la classe politica ha pertanto il dovere di stimolare lo sviluppo delle realtà industriali presenti e di favorire contestualmente la creazione di nuove opportunità lavorative; per la realizzazione e la manutenzione di tale impianto, la Walter Tosto SpA ha garantito l’assunzione di 120 UNITA’ LAVORATIVE ORTONESI (senza contare la ricaduta occupazionale sull’intero indotto) e, per quanto si tratti di un numero non esorbitante, l’amministrazione comunale non può restare indifferente di fronte a tale opportunità per i suoi cittadini. Ho preteso personalmente che le ricadute occupazionali per la nostra città fossero legate anche a tutte le società del Gruppo Walter Tosto; non a caso, e in una visione in prospettiva, i percorsi tecnico-formativi già avviati dalla Società danno priorità di iscrizione e privilegiano dichiaratamente i corsisti ortonesi;
4 – ultimo ma non meno importante, il beneficio per la collettività ortonese. Tale deposito fornirebbe infatti alle famiglie e alle attività commerciali ortonesi la possibilità di avere energia a costi decisamente inferiori rispetto agli standard attuali. Grazie a tale deposito, la Walter Tosto SpA sarebbe infatti l’unico soggetto industriale privato capace di creare un regime di concorrenza con gli attuali fornitori nazionali di energia. In parole povere: bollette meno salate per tutti!
Concludo ricordando che tale progetto risulta perfettamente in linea con le direttive del Ministero dello Sviluppo Economico e che il parere degli amministratori locali rappresenta una manifestazione di orientamento e non è determinante alla decisione finale.
Personalmente auspico per il porto di Ortona uno sviluppo commerciale crescente e qualificato, convinto che solo in questo modo il Porto potrà tornare a rappresentare una vera risorsa per lo sviluppo sostenibile dell’intera Città e della sua comunità”.