La giunta degli sprechi dice no alla captazione delle acque ai Saraceni
Ambiente e Territorio 8 agosto 2023Rubinetti ancora a secco e l’acqua potabile continua ad essere usata, necessariamente, anche per scopi non corretti.
Anche se i rubinetti sono secchi e la città soffre il disagio dei continui tagli idrici, per la maggioranza possiamo fare a meno di utilizzare le acque che si sprecano al Lido Saraceni. È questa la risposta data dall’amministrazione alla proposta della minoranza di captare le acque chiare dei Saraceni che finiscono in mare, mentre a Ortona i rubinetti continuano ad essere secchi. In cifre, uno studio (non contestato dalla Giunta comunale) sostiene che si possano captare costantemente circa 60/70 litri secondo da quella sorgente naturale e convogliarla sul porto, come anche in una cisterna di circa 150 mila litri, per evitare che l’acqua potabile continui ad essere utilizzata per scopi non corretti.
“Perché – sottolineano i consiglieri di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Lucia Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco – nella zona industriale si usa acqua potabile, sul porto si usa acqua potabile e così nei giardini pubblici e privati (salvo chi usa un pozzo), anche negli autolavaggi si usa acqua potabile, mentre in tanti, dopo una dura giornata di lavoro, non possono farsi una doccia. Questo è solo un piccolo esempio e vi lasciamo immaginare i problemi causati al comparto turistico”. Dunque, considerato che Sasi eroga ad Ortona circa 150 litri secondo (con ulteriori 20 litri da Aca), ecco che quella dei Saraceni potrebbe essere la soluzione alla crisi idrica, se non altro perché sottrarrebbe a scopi non conformi più di un terzo del totale dell’acqua che ci viene fornita. “Intanto – dicono ancora i consiglieri – la Sasi ha avviato anche da noi la ricerca delle dispersioni e non certo per meriti del Comune, visto che su questo fronte siamo il fanalino di coda”.
“Aggiungiamo – proseguono i consiglieri comunali di opposizione – che se solo si potabilizzasse parte di quei 70 litri/secondo dei Saraceni (come verrebbe fatto in qualsiasi Paese civile e come di fatto viene fatto da chi ha meno risorse del nostro), davvero Ortona potrebbe dirsi ‘città modello’. Lo sarà, non ora però, qualcuno ha deciso che un commissario avrebbe fatto peggio di Castiglione/Canosa. Lasciateci dubitare e tenetevi le vostre recenti convinzioni. Anche perché, lo ricordiamo, un commissario ha risolto il problema della bretella di collegamento casello/porto”.