Bando Abruzzo inclusivo: ennesima occasione persa dal Comune
Qualità sociale 7 maggio 2015Ruolo di comparsa per l’EAS n. 28 a causa dell’immobilismo della giunta d’Ottavio.
Davvero un momento difficile per l’Ambito Sociale “Ortonese” n. 28 che negli ultimi mesi, nonostante le eccellenti professionalità che vi lavorano, a causa dell’immobilismo della Giunta del Sindaco Vincenzo d’Ottavio ha perso importanti occasioni per garantire ulteriori risorse necessarie al finanziamento e al potenziamento dei servizi alla persona.
Dopo essersi completamente dimenticati di partecipare ad alcuni bandi in scadenza nei mesi scorsi, il Sindaco e l’Assessore alle politiche sociali Nadia Di Sipio non sono riusciti ad ideare un progetto da presentare al bando regionale “Abruzzo Inclusivo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo 2007 – 2013. Il bando, con scadenza 26 gennaio 2015, ha previsto interventi per sperimentare la partnership pubblico-privato sociale fondata sull’integrazione tra politiche sociali, sanitarie, formative e del lavoro, rafforzare l’occupabilità di persone svantaggiate in carico ai Servizi Sociali, sperimentare un servizio innovativo per l’inclusione sociale multi target, multidimensionale e basato su un approccio comunitario, al fine di attuare buone prassi utili per la successiva attuazione del P.O. FSE 2114-2020, elaborare e verificare modelli di progettazione personalizzata dei percorsi di inclusione sociale connessa a nuove forme di sostegno per l’inclusione attiva e valorizzare l’apporto del sistema dei servizi sociali alle finalità del Fondo Sociale e al contrasto della povertà.
Purtroppo, solo dopo che la Regione ha prorogato al 5 febbraio 2015 la scadenza per presentare la domanda di finanziamento, per rimediare alla grave dimenticanza, piuttosto che presentare un proprio progetto, come hanno fatto ambiti sociali decisamente più piccoli di quello ortonese, come l’Ambito n. 21 “Medio Sangro” (Atessa, Bomba, Perano ed altri – 25.800 abitanti) e l’Ambito n. 26 “Costa Sud” (S. Salvo, Cupello, Lentella e Fresagrandinaria – 24.300 abitanti), regolarmente ammessi al finanziamento dei loro progetti per lo stesso importo di euro 400.000, con deliberazione di Giunta Comunale n. 16 del 29 gennaio 2015 il Comune di Ortona ha preferito aderire insieme all’ambito n. 20 “Aventino” (Altino, Casoli, Palena ed altri – 18.600 abitanti) al progetto dell’Ambito Sociale n. 29 “Foro – Alento” (Bucchianico – Francavilla al Mare, Miglianico ed altri – 63.000 abitanti), guidato dal Comune di Francavilla al Mare, che ha ideato il progetto e che gestirà il finanziamento di 400.000 euro ottenuto per soddisfare le esigenze di una popolazione di circa 120.000 abitanti.
Eppure il Comune di Ortona, ente capofila dell’Ambito Sociale “Ortonese” n. 28, che comprende i Comuni di Ari, Arielli, Canosa Sannita, Crecchio, Filetto, Giuliano Teatino, Orsogna, Poggiofiorito e Tollo, per una popolazione complessiva di circa 42.400 abitanti, è sempre stato all’avanguardia, soprattutto negli ultimi anni, nell’accedere a finanziamenti regionali, nazionali e comunitari ulteriori rispetto a quelli previsti dal Piano Sociale Nazionale e dal Piano Sociale Regionale. Basti ricordare, ad esempio, solo gli ultimi importanti finanziamenti nel campo delle politiche sociali ottenuti dal Comune di Ortona grazie a progetti presentati dalla precedente Giunta Comunale, quali il progetto del centro antiviolenza insieme al Consultorio Familiare A.GE., il Progetto Reti di Legalità, per promuovere insieme alle scuole e alle associazioni l’educazione alla legalità e alla cittadinanza nelle nuove generazioni, il Progetto P.I.P.P.I. per la prevenzione dell’istituzionalizzazione dei minori, il Progetto Home Care Premium INPS per finanziare l’assistenza domiciliare, il finanziamento del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e l’Immigrazione, attraverso i fondi UNRRA (United Nations Relief and Rehabilitation Administration – Amministrazione delle Nazioni Unite per l’assistenza e la riabilitazione) per il progetto “Aggiungi un posto a tavola”, che ha lo scopo di finanziare i servizi della Mensa di solidarietà, il progetto comunitario MINT (Mobilita e Integrazione Europa 2020), promosso insieme ad altri partner europei, e il Progetto Europeo “Helpcare” promosso insieme all’Università di Lancaster (Regno Unito) e ad altri partner europei, per promuovere attività di sviluppo, ricerca e scambio di prassi innovative dei servizi di cura e della formazione e qualificazione degli operatori sociosanitari che si occupano dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Questi importanti risultati sono stati raggiunti fino allo scorso ottobre 2014 grazie alla qualità del lavoro svolto in questi anni dall’assessore alle politiche sociali Gianluca Coletti, dal dirigente Domenico Galanti, dalla Responsabile dei servizi sociali Paola Paolini, dal Responsabile dei servizi culturali Tito Viola e da tutti coloro, dipendenti, coordinatrici e collaboratrici, che operano nel settore delle politiche sociali del Comune di Ortona.