Il Partito Democratico propone la sperimentazione di un polo per l’Infanzia 0/6 anni a Ortona

Qualità sociale

Proposta per valorizzare le risorse del territorio

Il Partito Democratico ha proposto la sperimentazione ad Ortona di un Polo per l’Infanzia 0/6 anni, anticipando così l’applicazione della riforma attualmente in discussione al Senato per la realizzazione di un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino ai sei anni. La scelta dell’ottica «zero-sei», che ridisegna il sistema dei servizi integrati dell’infanzia e la scelta del nido quale servizio educativo, non più a domanda individuale, rappresentano sia l’assunzione piena dei diritti dei cittadini da parte delle politiche pubbliche, sia le risposte ai mutamenti in corso nella società odierna.

La riforma in corso di approvazione dà visione normativa ad un consolidato pedagogico e di servizio contemporaneo che concepisce la piena continuità e organicità del percorso educativo dai tre mesi ai sei anni, attraverso ad esempio il definitivo superamento dei servizi 0/3 come “servizi a domanda individuale”, la concezione unitaria del percorso formativo e, addirittura, con l’invito all’unitarietà delle strutture per i bambini nelle età di riferimento. L’elemento centrale di questo nuovo assetto è appunto la costituzione dei Poli per l’Infanzia i quali, a regime, saranno le nuove strutture di riferimento per il lavoro congiunto dei servizi educativi per la prima infanzia e delle scuole dell’infanzia nelle loro azioni condivise, sinergiche e strategicamente coerenti.

Ad Ortona i servizi educativi per la prima infanzia accreditati del Comune di Ortona Nido d’Infanzia “A.Gramsci” e Centro Interattivo Prima Infanzia presso la Biblioteca sono diventati un punto di riferimento ed un modello a livello nazionale. La comunità ortonese può vantare anche la presenza sul territorio di scuole dell’infanzia che hanno un’offerta formativa di qualità. Il Comune di Ortona, inoltre, collabora con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti, nonché con il Nucleo Pedagogico Regionale presso la Regione Abruzzo, per il miglioramento della qualità dei propri servizi per l’infanzia.

Per questa ragione il Partito Democratico ha promosso la costituzione di un Polo per l’Infanzia con sede a Ortona per i bambini dai tre mesi ai sei anni, come sperimentazione regionale del percorso 0/6 previsto dalla riforma in corso di approvazione.

In particolare, il Partito Democratico ha proposto la promozione di un accordo di collaborazione interistituzionale per l’organizzazione e la gestione unitaria dei servizi educativi per la prima infanzia accreditati del Comune di Ortona (Nido d’Infanzia “A.Gramsci” e Centro Interattivo Prima Infanzia del Comune presso la Biblioteca) e delle scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo n. 1 e n. 2 di Ortona, attraverso il supporto scientifico del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti e del Nucleo Pedagogico Regionale presso la Regione Abruzzo. Inoltre, ha proposto l’avvio delle seguenti attività sperimentali da parte del Polo per l’Infanzia di Ortona: continuità educativa nell’ambito delle offerte formative 0/6, in termini di programmazione e organizzazione condivisa istituzionale tra scuola e servizi; aumento, miglioramento e adeguamento delle necessarie competenze educative e didattiche condivise tra educatrici e insegnanti; sistema condiviso di valutazione e di costruzione del curriculum di competenza dei bambini; rinnovate strategie di partecipazione e valutazione delle famiglie; organizzazione del Polo per l’Infanzia di Ortona attraverso: l’adeguamento e il rinnovo delle convenzioni di continuità esistenti con gli Istituti Comprensivi di Ortona e della convenzione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti, stabilendo sistemi condivisi di responsabilità in merito alla programmazione e agli obiettivi; la definizione del ruolo della Regione Abruzzo, sul piano del riconoscimento istituzionale della sperimentazione e della partecipazione del Nucleo Pedagogico regionale.

Il Partito Democratico ha chiesto alla Regione Abruzzo il riconoscimento e il sostegno di tali attività di sperimentazione regionale anche in assenza di specifici finanziamenti, oppure individuando possibili fondi regionali, nazionali e comunitari, in quanto si tratta di un progetto coerente con gli obblighi formativi del personale docente interessato (educatrici d’infanzia e docenti delle scuole dell’infanzia) e con l’obiettivo dell’ampliamento dell’offerta formativa e del miglioramento della qualità dei servizi educativi comunali.

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