Il recupero e la valorizzazione delle tradizioni popolari
Turismo, Cultura, Giovani e Sport 18 marzo 2015di Daniela Paolini
Il recupero e la valorizzazione delle tradizioni popolari, intese sia come manifestazioni spettacolari e di richiamo turistico, sia come patrimonio storico – culturale, è un obiettivo importante nell’ambito delle strategie di valorizzazione del territorio dell’Abruzzo. Le feste popolari tradizionali mantengono ancora una grande importanza presso le comunità locali ed in alcuni casi hanno assunto un rilievo nazionale.
Il patrimonio folkloristico abruzzese è conosciuto anche a livello nazionale grazie al grande musicista Francesco Paolo Tosti, nato a Ortona a Mare (Ch) il 9 Aprile 1846. Diede nuova linfa alla romanza in Italia e con oltre 500 brani scritti in napoletano, italiano, francese e inglese, ha reso grande intensità alla musica e alla cultura dell’epoca, semplicemente rendendo spessore alla musica popolare e folkloristica del suo Abruzzo. La sua più importante opera è la celebre romanza Marechiaro. Spesso Ortona ricorda il grande Maestro Francesco Paolo Tosti con la messa in scena di sue opere presso il Teatro di Ortona che porta il suo nome.
L’ Abruzzo offre uno straordinario patrimonio di tradizioni e feste popolari in ogni mese dell’anno con un importante rievocazione storico – religiosa, ad iniziare dal mese di gennaio, quando è possibile assistere all’evento delle Farchie di Fara Filiorum Petri in provincia di Chieti. Le Farchie sono gigantesche colonne di canne che vengono innalzate davanti la chiesta di Sant’Antonio Abate, e incendiate. Nel suggestivo spettacolo delle fiamme che guizzano nei colori bruni del tramonto, il paese festeggia insieme ai visitatori con canti e musica del folklore abruzzese, buon vino e cibi tradizionali. Il mese di febbraio segue con l’importante manifestazione del Carnevale d’Abruzzo che vede la città di Francavilla al Mare uno scenario di sfilate di carri allegorici , festosi, ricchi di ogni genere di musica che percorrono tutte le strade del centro. Marzo è ricordato come il mese della Santa Pasqua, da non perdere la processione del Cristo Morto che si svolge a Chieti il venerdì santo, una delle più suggestive e famose d’Abruzzo.
Curata dall’antica Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, sopravvive ininterrottamente da secoli con la stessa sacra e solenne drammaticità.
All’imbrunire, per le vie cittadine, illuminate dalla fiamma di alti tripodi e dai ceri di migliaia di fedeli, avanzano distanziati in mezzo al corteo, i simboli della passione, artistiche statue lignee realizzate nel 1855. Gli appartenenti alle diverse confraternite indossano l’abito del proprio sodalizio e procedono incappucciati a passo cadenzato. Dai balconi e dalle finestre che si aprono lungo il percorso della processione pendono coperte di seta. Un fremito di commozione vibra nella inespressa intimità dell’anima di ognuno al canto grave e solenne del Miserere.
Con l’inizio della primavera, e con l’incremento dei turisti in terra d’Abruzzo seguono nelle diverse cittadine le manifestazioni folkloristiche dedicate soprattutto ai santi. Come non ricordare la festa dei Serpari a Cocullo, in onore di San Domenico, dove la statua è ricoperta dai serpenti, oppure la solenne festa del Perdono ad Ortona, rievocazione medievale con una sfilata in abiti d’epoca in onore della venuta dell’Apostolo Tommaso, patrono della città. L’estate si apre con un calendario ricco di eventi, che attrae numerosi turisti provenienti da tutta Italia, e che richiama soprattutto i nativi di questa terra.
A Pescara, di notevole importanza è il Festival del Jazz, diverse serate dedicate a questo genere musicale con artisti nazionali ed internazionali. La rassegna enogastronomica Mediterranea che si svolge nel porto di Pescara e che prevede la degustazione tipica dei prodotti nostrani.
La sfilata dei Talami a Orsogna, in edizione notturna, dove si rappresentano scene bibliche sui carri allegorici. E comunque per tutto il periodo estivo l’Abruzzo offre diverse Sagre popolari culinarie dei prodotti tipici, dalle carni delle zone montane, al pesce del mar Adriatico.
L’Autunno abruzzese da il via alla degustazione dei vini novelli provenienti dalla massiccia presenza della coltivazione delle uve di vario genere. Spesso nelle piazze delle principali città produttrici di vino, vengono allestiti degli stand dove è possibile degustare il vino novello, castagne e salumi, allietati da spettacoli musicali che intrattengono turisti e gente del posto per una serata all’insegna dell’allegria.
Da non perdere in Abruzzo è la rievocazione storica della Natività con la messa in atto del presepe vivente un po’ in tutte le città della provincia di Chieti. Fortemente sentita dagli abruzzesi è la notte di Natale, soprattutto a Rivisondoli, dove la città vive alla sola luce delle fiaccole, dove i piccoli borghi trasformano le loro strade in antichi villaggi di artigiani e manifatturieri e dove i canti augurali riempiono di melodie la città in festa.
L’Abruzzo è un tripudio di feste, colori, sapori ed emozioni che regalano in qualsiasi momento dell’anno e che lasciano nel cuore dei visitatori la speranza di tornare ancora una volta in questa terra per assaporarne l’essenza più autentica.