L’Ente d’Ambito Sociale n. 28 attiva le SIA card a supporto delle famiglie disagiate
Qualità sociale 2 settembre 2016L’Ente di Ambito Sociale n. 28, composto dai comuni di Arielli, Canosa Sannita, Crecchio, Filetto, Giuliano Teatino, Orsogna, Tollo, Poggiofiorito e dal comune capofila Ortona, ha attivato il progetto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali “IL SOSTEGNO PER L’INCLUSIONE ATTIVA”.
Una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio alle famiglie in condizioni economiche disagiate, subordinato però all’adesione della famiglia ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.
“Cambia quindi il modo di intendere il supporto al disagio – precisa la delegata alla presidenza della conferenza dei sindaci dell’Ambito e assessore del Comune di Ortona, Francesca Licenziato – che non è più solo assistenzialismo ma diventa vera e propria inclusione sociale con l’attivazione di misure e progetti che vanno a restituire dignità ai soggetti coinvolti, offrendo loro la possibilità di intraprendere percorsi di formazione, lavorativi o di tirocinio. L’obiettivo è di aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia”.
Potranno fare domanda per la SIA CARD tutti i nuclei familiari dell’Ambito che hanno un reddito ISEE inferiore a € 3.000 in cui vi sia almeno un figlio minore o disabile oppure vi sia una donna in stato di gravidanza accertata.
“Il programma nazionale integra e qualifica – sottolinea il Sindaco di Ortona, Vincenzo d’Ottavio – quanto già messo in campo dall’Ente d’Ambito Sociale e dal Comune di Ortona con progetti propri a supporto dei cittadini in condizioni disagiate”.
Le domande potranno essere presentate da oggi allo sportello dei servizi sociali del Polo Eden in c.so Garibaldi a Ortona e negli sportelli di segretariato sociale degli altri comuni dell’Ambito Sociale. I moduli potranno essere scaricati dai siti dell’Ente d’Ambito Sociale (www.eas28.it) , dal sito del comune capofila (www.comuneortona.ch.it) e dai siti dei comuni dell’Ambito o ritirato presso gli sportelli.
Il progetto coinvolgerà tutti i componenti del nucleo familiare e prevede specifici impegni per adulti e bambini individuati da un’equipe multidisciplinare, coordinati dai servizi sociali dell’Ambito Ortonese, sulla base di una valutazione multidimensionale.
“Attraverso questo programma – conclude il responsabile tecnico dell’Ente d’Ambito Sociale, Paola Paolini – viene qualificata l’azione dei servizi sociali e vengono definite delle linee guida nazionali che impegnano i servizi sociali a lavorare in equipe multidisciplinari. L’Eas Ortonese è avvantaggiato nell’uso di questi strumenti di valutazione multidimensionale poiché è il primo Ambito in Abruzzo ad aver effettuato l’esperienza con il progetto P.I.P.P.I. che rappresenta il modello di riferimento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”.