Ortona Popolare fa chiarezza sul bilancio comunale
Innovazione e Organizzazione amministrativa 29 aprile 2015Nel corso dell’incontro organizzato da Ortona Popolare giovedì 16 aprile scorso nell’auditorium della Sala Eden ad Ortona dal titolo “No all’aumento delle tasse e delle tariffe – Lo stato di salute del bilancio comunale”, dinanzi ad un pubblico numeroso è stata illustrata la situazione del bilancio del Comune di Ortona e sono state presentate proposte per evitare l’aumento delle tasse e delle tariffe per le famiglie e le imprese ortonesi come invece vorrebbe fare l’attuale Giunta del Sindaco Vincenzo d’Ottavio.
Dopo i saluti del Presidente dell’Associazione Francesca Licenziato, sono intervenuti il Presidente del Consiglio Comunale Ilario Cocciola, il Consigliere Comunale Marco Uccelli e il vicesegretario del Partito Democratico della Provincia di Chieti Gianluca Coletti.
Per quanto riguarda il 2014 si è detto che la Giunta Comunale di Ortona il 30 marzo scorso ha approvato lo schema di rendiconto della gestione. La gestione finanziaria dell’Ente per l’anno 2014 si è chiusa con un avanzo di amministrazione di 4.104.535,86 euro, con un fondo cassa della gestione di competenza positivo per 793.832,16 euro e con tutti i parametri in ordine.
Tra gli aspetti maggiormente significativi che hanno caratterizzato la gestione dell’esercizio 2014 ci sono sicuramente gli effetti del lavoro di eliminazione degli sprechi e della razionalizzazione della spesa avviato dall’Amministrazione Comunale sin dai primi giorni di insediamento. Nel rendiconto 2014 emerge chiaramente lo sforzo compiuto per migliorare l’azione amministrativa e continuare a garantire l’erogazione dei servizi alla comunità.
In particolare, sono stati eliminati gli sprechi dei costi della politica e degli incarichi fiduciari (staff) ed è stata confermata la riduzione dell’indennità del Sindaco, degli Assessori e del Presidente del Consiglio comunale. Inoltre è stata ridotta la spesa per il personale, sono state azzerate le consulenze, sono state ridotte le spese per incarichi vari, è stata eliminata la spesa per l’affitto di diversi locali ritenuti non indispensabili per l’Ente ed è stata ridotta la spesa per acquisti di beni e servizi. Attraverso l’eliminazione degli sprechi e la razionalizzazione della spesa l’Amministrazione Comunale è riuscita a garantire comunque servizi di qualità ai cittadini. Nel corso del 2014, inoltre, sono continuati gli interventi straordinari, in particolare sul patrimonio edilizio scolastico e sportivo, utilizzando i mutui contratti nel 2012. Infine si è invertita la tendenza nella gestione della liquidità, realizzando un saldo di cassa positivo per circa 800.000 euro tra riscossioni e pagamenti relativi alle attività di competenza dell’anno 2014. In sostanza, il rendiconto della gestione 2014 conferma l’ottimo lavoro svolto dalla Giunta precedente.
Per quanto riguarda invece le criticità per il 2015, è stato ricordato che già il 15 marzo 2014, al termine dell’esercizio finanziario 2013, primo anno di amministrazione con un bilancio interamente riferibile alla responsabilità dell’Amministrazione d’Ottavio, l’allora assessore al Bilancio Gianluca Coletti aveva scritto una nota al Sindaco, agli Assessori Michele Bomba, Giannicola Di Carlo, Lea Radico e Roberto Serafini, al Presidente del Consiglio Comunale Ilario Cocciola, ai Consiglieri Comunali Domenico De Iure, Tommaso Coletti, Nadia Di Sipio, Luigi Menicucci, Claudio Montebello, Alessandro Scarlatto ed Enzo Tucci, in cui richiamava l’attenzione della maggioranza sulle problematiche riscontrate e sullo scenario che si sarebbe prospettato.
L’evoluzione della finanza locale degli ultimi anni è stata improntata a normative di spending review (intesa non solo come un insieme di disposizioni volte a ridurre e razionalizzare la spesa pubbica, ma come una diversa strategia che sovrintende ad una rinnovata impostazione dei conti, secondo efficienza, efficacia ed economicità della spesa) e a importanti riduzioni dei trasferimenti statali, per assorbire i quali inevitabilmente ogni Ente avrebbe dovuto razionalizzare la spesa.
Si sarebbero dovute tenere in considerazione, inoltre, le difficoltà connesse all’entrata in vigore, a decorrere dal 2014, dell’ennesima riforma della fiscalità locale con l’introduzione dell’Imposta Unica Comunale.
Infine, nel 2014 si sarebbero dovuti fare i conti con gli oneri straordinari derivanti da un vecchio contenzioso, che avrebbe comportato un esborso per l’Ente pari a oltre 1 milione di euro. Tutto ciò, senza considerare eventuali oneri straordinari che sarebbero potuti derivare da alcune vicende che interessavano la partecipata Ortona Ambiente srl.
Gli elementi sopra ricordati, sia quelli specifici del Comune di Ortona sia quelli di carattere generale ovviamente di impatto per qualsiasi collettività che attraversa una crisi finanziaria da cui non si intravede una rapida uscita, avrebbero posto in serio pericolo l’equilibrio finanziario del bilancio comunale. D’altronde, le problematiche di carenza di liquidità che hanno afflitto il bilancio sin dall’insediamento dell’Amministrazione d’Ottavio ne sono state una tangibile prova, al di là delle responsabilità oggettive di chi ha governato in precedenza.
La difficoltà di chiudere il bilancio da parte degli enti locali (evidenziata chiaramente dal continuo differimento del termine di approvazione dello stesso nell’esercizio finanziario 2013 addirittura al 30 novembre, per il 2014 al 30 settembre e per il 2015, almeno per ora, al 31 maggio) è stato il segno eloquente di un sistema amministrativo in affanno, che rischia di non poter garantire l’assolvimento dei servizi e delle funzioni indispensabili per la comunità.
Per l’esercizio finanziario 2014 e per gli esercizi futuri, Gianluca Coletti aveva già evidenziato come fosse indispensabile cambiare rotta, rivedendo lo stile di vita amministrativo, dimostrando saggezza nel saper leggere prima di tutto i segnali di criticità attuali e capacità nel ricondurre l’Ente ad affrontare spese e programmi compatibili con la difficile realtà che ci circonda, a livello internazionale, nazionale e locale.
Per il 2014, come appunto certificato dal Rendiconto di Gestione approvato dalla Giunta del Sindaco d’Ottavio il 30 marzo scorso, il bilancio comunale è stato gestito con ottimi risultati. Molto è stato fatto e molto si sarebbe potuto fare ancora se il Partito Democratico fosse stato messo nelle condizioni di poter continuare nella responsabilità del governo della Città. Come noto, infatti, dal 14 ottobre 2014 il Partito Democratico non ha più alcuna responsabilità diretta nella gestione dell’amministrazione comunale.
Oggi, purtroppo, c’è il fondato timore che questi mesi di immobilismo amministrativo abbiano pregiudicato gravemente il bilancio comunale che fino al 31 dicembre 2014 ha goduto di ottima salute, nonostante le criticità nella liquidità derivanti dalla gestione degli ultimi 6 mesi della passata amministrazione che da gennaio a maggio 2012 ha ridotto il saldo della cassa di ben 4,55 milioni di euro lasciando uno “scoperto” di cassa di 2,5 milioni di euro, dai ritardi nei trasferimenti degli altri enti e, come per tutti i comuni italiani, dai continui recenti interventi normativi sulla fiscalità locale.
Le principali criticità per il bilancio 2015, ben note da circa un anno e completamente ignorate dall’attuale amministrazione comunale, sono rappresentate dai tagli per circa 500.000 euro sul Fondo di Solidarietà Comunale trasferito dallo Stato, l’impatto del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità previsto a partire dal 2015 dalla riforma del sistema contabile e di bilancio degli enti locali per circa 850.000 euro e l’impatto sul triennio dell’onere derivante dal pagamento del risarcimento danni in esecuzione di una sentenza della Cassazione per circa 390.000 euro all’anno per un totale di circa 1.165.000 euro. A ciò occorre aggiungere anche la mancata presentazione da parte dell’assessore competente entro il 30 settembre 2014 del piano triennale delle opere pubbliche e dell’elenco annuale dei lavori pubblici da approvare entro il 15 ottobre 2014, che ha impedito di approvare il bilancio entro il 31 dicembre 2014, il mancato avvio dell’operatività (a partire dal 1 gennaio 2015) delle Istituzioni Palazzo Farnese, Teatro Tosti ed Ente Manifestazioni Ortonesi, nonché l’elevato onere per gli incarichi di difesa dell’ente conferiti ad avvocati esterni per un costo di circa 100.000 euro all’anno (l’assunzione di un avvocato comunale costa alla collettività circa 35.000 euro all’anno!).
Alla luce di questo quadro, sono state avanzate diverse proposte che ad oggi, purtroppo, non sono state prese in considerazione dalla Giunta del Sindaco Vincenzo d’Ottavio, come, ad esempio, l’ulteriore razionalizzazione e riduzione delle spese di funzionamento, con eventuali interventi strutturalmente idonei a garantire risultati in termini di risparmio effettivo anche a medio – lungo termine (ad es. razionalizzazione della spesa per acquisto di materie prime, beni di consumo, utenze e servizi generali, anche attraverso la revisione dei relativi contratti in essere; eliminazione degli sprechi; ulteriore taglio alle spese non prioritarie), la previsione e la riscossione delle entrate relative al patrimonio comunale e al canone non ricognitorio, il potenziamento ulteriore del contrasto all’evasione e all’elusione fiscale nell’assunto di pagare tutti per pagare meno, la previsione di interventi di manutenzione straordinaria sugli immobili comunali (sedi istituzionali, scuole, impianti sportivi e altri immobili) da finanziare attraverso la valorizzazione e l’alienazione del patrimonio immobiliare comunale disponibile e utilizzando le risorse finanziarie derivanti dai mutui 2012, la verifica e il monitoraggio puntuale degli oneri derivanti dal contratto di servizio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e lo spazzamento delle strade, il monitoraggio continuo dell’applicabilità delle norme in materia di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro dei dipendenti comunali, la riduzione dell’indennità degli amministratori comunali, la previsione del recupero delle spese legali a seguito di sentenze favorevoli per l’Ente, la revisione del sistema di assistenza economica e materiale alle famiglie attraverso il completamento della rete dei servizi alla persona, la realizzazione del centro unico e del banco alimentare, nonché attraverso il coinvolgimento delle associazioni di volontariato nell’erogazione di tali servizi, e il recupero dei crediti vantati dall’Ente nei confronti di altri Enti pubblici e privati.
Resta, infine, il rammarico per la bocciatura da parte del Consiglio Comunale, con una strana maggioranza trasversale, della proposta del Partito Democratico che mirava proprio ad evitare l’aumento delle tasse e delle tariffe a carico delle famiglie e delle imprese ortonesi, riducendo se necessario anche le indennità degli amministratori comunali, come fortemente voluto dal Consigliere Comunale del Partito Democratico Marco Uccelli.
Purtroppo con l’avvento della nuova giunta formata da persone di esclusiva fiducia del Sindaco molte nubi si intravedono all’orizzonte per quanto riguarda lo stato di salute del bilancio comunale. Ma come recita un antico proverbio: “chi è causa del suo mal pianga se stesso…!”