Si tratta di una questione di etica
Politica e Istituzioni 29 marzo 2015Statuto, Regolamenti e Codice etico rappresentano i principali riferimenti per ogni iscritto o amministratore iscritto al Partito Democratico. Purtroppo, spesso, chi è stato eletto nelle liste del Partito Democratico sottoscrivendo il rispetto di questi tre documenti fondamentali della vita del partito si comporta in maniera completamente diversa. Ad Ortona abbiamo la prova evidente che il partito è servito ad alcuni solamente per poter arrivare ad occupare posti di potere, dimenticando immediatamente i principi e i valori fondanti del Partito Democratico. Gli organismi del partito hanno competenze specifiche per quanto riguarda la linea politica, per le alleanze politiche e per quanto riguarda le scelte fondamentali degli organi di governo delle Istituzioni dove il Partito Democratico esprime la propria rappresentanza.
Tutto questo non avviene ad Ortona. Gli organismi del partito ne devono prendere atto ed agire di conseguenza, con l’intento di valorizzare, per il futuro, i giovani, gli uomini e le donne che hanno rispetto per le norme che regolano la vita di partito e per le decisioni che gli organismi competenti assumono sulle questioni che interessano la comunità. Ci sono tanti militanti ed iscritti, oltre a tantissimi sostenitori del PD, che chiedono di mettere fine al triste spettacolo messo in atto da Vincenzo d’Ottavio e dai suoi fedelissimi che, pur avendo in tasca la tessera del Partito Democratico, hanno ignorato completamente le decisioni del partito. Eppure si definiscono renziani! Proprio Renzi su questo tema è stato abbastanza chiaro e non transige. Le decisioni della Direzione Nazionale vincolano tutti i parlamentari, cosi come a livello locale, le decisioni del circolo dovrebbero vincolare tutti i consiglieri e tutti gli assessori.
Ad Ortona, al contrario, lo Statuto, i Regolamenti e il Codice etico non vengono rispettati. Anche per questo il Partito Democratico ha preso definitivamente le distanze da Vincenzo d’Ottavio e dalla sua Giunta, consapevole che per continuare a lavorare nell’interesse dei cittadini ortonesi come è stato fatto in tutti questi anni occorre necessariamente andare oltre d’Ottavio e il suo modo di amministrare.