Superato ogni limite..!  Un assessore che arringa contro il suo stesso Comune

Superato ogni limite..! Un assessore che arringa contro il suo stesso Comune

Politica e Istituzioni

Un piccolo entourage politico che non finisce mai di stupire!

Per dirimere ogni questione sul tema delle libertà, sia chiaro, su questa terra ed in questo mondo, si potrebbe fare a meno di leggi, regolamenti e tante altre cose simili se tutto però fosse regolato da quell’armonia che ognuno conosce sin dalla nascita e che fa del reciproco rispetto l’essenziale virtù.

Dunque, la conosciamo molto bene quell’armonia; conosciamo alla perfezione la bellezza delle cose giuste, dei principi e dei valori etici. Come si può negarle, appartengono al patrimonio genetico della nostra umanità. Non v’è ragione di dubitare che qualche luogo al mondo possa difettare. Ad ognuno la capacità dunque di discernere il bene dal male.

Non esiste sicuramente una società perfetta ma l’ambizione di una perfettibile è comunque l’obiettivo che ognuno si prefigge, soprattutto nei ruoli istituzionali rappresentativi. In questo senso l’uomo pubblico assume riferimento d’etica inamovibile. Giusta proiezione verso il futuro, vera dinamica per migliorarsi, gratificazione unica nell’interesse di tutti. I principi si onorano, le leggi si rispettano, i tributi si pagano per quell’armonia tanto ambita.

Nel nostro sistema sociale attuale esistono principi, regole e tributi. Esistono anche in questo nefasto periodo storico queste regole e bisogna rispettarle. Tutti devono rispettare principi di sana convivenza, tutti devono osservare i regolamenti, tutti devono pagare i propri tributi. Che il progresso per raggiungere la vera armonia sia ancora lungo lo si avverte un po’ ovunque, ma che ci siano addirittura casi di regresso era quasi impossibile fino a ieri poterlo testimoniare.

Accertamento TARSU 2008, 2009, 2010, 2011, mercoledì 1 aprile scorso in udienza pubblica presso la Commissione Tributaria Provinciale di Chieti, un assessore comunale in carica che arringa personalmente contro il suo Comune, quello di Ortona per la precisione.

Si è pensato ad un pesce d’aprile ben congegnato, ma qualcosa chiaramente non torna!

Rappresentare il proprio Comune quando si è contro il proprio Comune, prima ancora che tecnica ed amministrativa, è una questione d’etica inamovibile. Difficile se non impossibile ambire a qualsiasi tipo d’armonia se si minano i principi cardine del codice genetico che governano il nostro agire umano.

Inutile ribadire che erano altri tempi quelli dei vari Sindaci dell’Ortona repubblicana Cespa, De Benedictis, Veri, Santoro, Di Paolo, Di Stefano, Della Loggia, Pace, Bernabeo, Moro, Di Bartolomeo, Puletti e Fratino. Una storia come questa sarebbe stata chiusa all’istante: fuori dal Comune chi è contro il Comune, in qualsiasi senso o direzione e per qualsiasi motivo o ragione.

Invece, l’assessore in questione addirittura ha voluto finanche verificare la regolarità della costituzione del Comune, richiedendo la delega rilasciata al funzionario comunale lì presente che ligio al dovere, come ormai accade da alcuni anni a questa parte, stava difendendo le ragioni e gli interessi pubblici del Comune con diligenza e professionalità. Non è una questione di legittimità o meno, ma sicuramente è apparso ai più alquanto inopportuno che un assessore comunale in carica si sia presentato dinanzi ad un giudice per difendere se stesso contro il Comune di cui è amministratore.

Davvero questo è l’ennesimo episodio che fa emergere la profonda tristezza di questo piccolo entourage politico che non finisce mai di stupire!

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