Terreni agricoli a rischio cemento?
Ambiente e Territorio 27 maggio 2015Il 27 maggio in discussione la tutela dei territori agricoli dalla cementificazione.
Guardando l’ordine del giorno della convocazione del Consiglio comunale di Ortona del 27 maggio, non può che risaltare agli occhi il punto n. 12 “Modifiche ed integrazioni al regolamento comunale per la monetizzazione totale o parziale delle aree …”.
Detto punto si riferisce all’art. n. 4 del regolamento comunale che recepisce anche le normative nazionali ai fini della salvaguardia e tutela delle zone agricole. Un regolamento che nel 2014 ha portato il riconoscimento della Bandiera Verde ad Ortona da parte della CIA – Confederazione Italiana Agricoltori – per l’impegno nella valorizzazione dei paesaggi agrari e delle produzioni tipiche locali.
“In realtà – dichiara Fabrizia Arduini, presidente WWF Zona Frentana e Costa Teatina Onlus – noi non sappiamo come la Giunta e il Consiglio comunale intendono integrare e modificare la deliberazione n. 39 del 06.06.2013, che è bene precisare non pone vincoli assoluti nelle aree agricole, ma solo criteri un tantino più intelligenti, e moderni. Ma di questi tempi ad essere pessimisti, difficilmente ci si sbaglia Pertanto preme fare un appello al Consiglio comunale tutto, affinché se detto regolamento verrà modificato, che lo si faccia solo per potenziare le voci di tutela del territorio, della valorizzazione del patrimonio urbanistico esistente, in linea con quello che ci chiede l’Europa, e la visione di futuro intelligente e rispettoso delle generazioni presenti e future”.
“Il dissesto idrogeologico, i cambiamenti climatici, la grande crisi economica – continua Fabrizia Arduini – dovrebbero da soli essere strumenti deterrenti per qualsiasi volontà volta a peggiorare l’insensato consumo del suolo. In Italia i comuni più illuminati, anche per il rilancio dell’edilizia, hanno puntato tutto sull’efficenza energetica e sul restauro del patrimonio immobiliare esistente, a consumo zero del territorio”.
“Ortona cosa vuole fare?” – conclude la Arduini.